Oggi tutti sanno cos’è la stampa 3D ma come questa tecnologia interagisce col tessuto produttivo imprenditoriale e manufatturiero italiano?
Il digitale è cambiato. Non riguarda più solo quello che accade sul web ma è entrato nel mondo fisico, nel mondo che viviamo e che difendiamo. Le imprese grandi e piccole che siano, l’intero tessuto produttivo e manifatturiero così importante e radicato nel nostro paese, oggi può attingere alle tecnologie digitali per rafforzare la capacità competitiva ma anche per facilitare il processo produttivo.
Tra queste tecnologie c’è la stampa 3D e il 3D scanning diffusi inizialmente nel settore dei gioielli e in quello dentale ma utilizzati sempre più in manifattura per progettare e prototipare e per molto altro, come ad esempio, realizzare forme o modelli 3D specifici per il cliente. Una recente indagine sull’impatto delle tecnologie digitali nel sistema manifatturiero italiano rileva una sempre maggiore coesione tra queste e il tessuto imprenditoriale.
In particolare, la stampa 3D abbraccia sia quello dei beni di consumo in senso lato che settori più specifici legati alla produzione di materiale o funzionali ad altri servizi in cui c’è una forte necessità di realizzare prototipi sia per un confronto più diretto con il cliente sia per la realizzazione di nuove forme o sistemi.
Una delle logiche più importanti che avvicina in particolare la manifattura al digitale è anche il riposizionamento dell’impresa in termini di nuovi mercati, programmazione ed implementazione produttiva; in questo senso, la stampa 3D è un elemento sempre più determinante senza dimentica un aspetto sempre molto importante ovvero il piacere di creare e realizzare con una prospettiva innovativa ma sempre estremamente creativa.
In foto, la realizzazione di un nostro prototipo.