Quando la pubblicità fa rima con felicità

La felicità è una merce favolosa così scriveva il filosofo Blaise Pascal, ma è vero che la pubblicità non può dare felicità ma solo falsi valori?

Eppure, oggi, la Comunicazione sociale ha un ruolo importante nella nostra società. Allora perché quando si parla di pubblicità si fa tanta fatica a pensare alla buona pubblicità, a quella che parla di diritti, di dignità delle persone.  Al modo di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso scelte di comunicazione particolari come, una per tutte, la Campagna Detox del WWF nata per opporsi all’uso incosciente di sostanze chimiche e che ha visto politici e personaggi pubblici sottoporsi ad analisi del sangue per dimostrare la presenza di sostanze tossiche nel nostro organismo.

Certo, tutto questo non ci rende certo felici ma la possibilità di comunicarlo per poi effettuare una scelta consapevole si.

La Conferenza Internazionale della Pubblicità progresso ha dedicato uno spazio al rapporto che lega l’advertising alla felicità vera, fatta di valori e di principi e questo non è forse un buon inizio?

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