Voglio riprendere il post pubblicato l’altro giorno in cui si parla del marketing utilizzato dalle aziende per promuovere iniziative in ambito sociale. Ricordate? si parlava della campagna pubblicitaria della Coop che va in onda in questi giorni in tv.
Ottobre è il mese delle donne, il mese rosa e tra le tante campagne utili ed importanti come la prevenzione contro il tumore al seno c’è la campagna lanciata da Trenitalia: nel mese di ottobre i viaggi sui treni Frecciarossa sono gratis per le donne purché accompagnate.
Riporto qui un post trovato in rete:
“Ho provato ad approfittare dell’offerta e mi sono recata alla biglietteria della stazione di Cecina. Ho chiesto se per due donne adulte e un ‘passeggero’ potevo ottenere i biglietti Firenze-Venezia gratuiti per il giorno 8 con la succitata offerta speciale (pagante l’uomo). Nossignora! L’impiegato alla biglietteria mi ha informato che l’offerta tanto reclamizzata funziona esclusivamente il sabato (i 4 sabati del mese) e che riguarda un piccolo scomparto di un vagone, per un gruppetto ristretto di signore, circa una decina, tutte già prenotate per il mese, e che pertanto non c’erano più né sconti possibili né altro.
In pratica Trenitalia sta facendo una campagna pubblicitaria clamorosa per una quarantina di donne al totale, solo il sabato e tutte già prenotate. Saranno parenti e amiche dei gestori, titolari, direttori e possibilmente dive che ne parleranno sui giornali? La solita manfrina, insomma…”
Questo accade quando si fa cattiva comunicazione, quando non si mantengono le promesse o si fa propaganda. Propaganda! che ne penserebbe il “pubblicitario” che, scrivendo sui muri delle case romane, nel 79 d.c. a Pompei, invitava a votare per un certo candidato alle elezioni politiche. Sono cambiati quei tempi, è cambiato il modo di fare pubblicità.
Niente è più come prima!